
"Due voci, una parola: poesia. Le minoranze linguistiche, il mediterraneo, il respiro popolare, la Mongolia, le prigioni della realtà, l'incerto avvenire. Una perizia psichiatrica nazionalpopolare". Il regista Antonio Fusaro farà rivivere con gli strumenti popolari musicali atmosfere ancestrali, legati alla zolla di terra delle origini di popoli sottomessi ma mai vinti dal dilagante imperialismo. Cosi come l'autore ben descrive nel suo libro.
-Sfumature di viaggio -
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