RIETI - La città spalanca le porte al peperoncino e per cinque giorni ospita la Fiera campionaria mondiale e la mostra mercato dei prodotti tipici al peperoncino.
Dal 21 al 24 luglio si terrà "Rieti cuore piccante", manifestazione che vedrà l'esposizione in città di 400 tipi di peperoncino rappresentanti i cinque continenti e, contemporaneamente, le piazze della città vedranno l'allestimento di mostre fotografiche e di pittura e la realizzazione di dibattiti, concorsi gastronomici e spettacoli internazionali: tutto dedicato al tema del peperoncino.
Il progetto nasce dalla considerazione che il peperoncino viene ormai usato correntemente nella cucina di buona parte del territorio nazionale, ma quasi sempre in forma di frutto essiccato e tritato; ciò fa si che vadano perduti l’aroma, il sapore, il profumo e la vitamina C che avrebbe se venisse consumato fresco, e rimane da apprezzarne solamente la caratteristica piccante. Questo ha fatto sì che in modo erroneo il peperoncino venisse valutato spesso solo in base al grado di piccante che può esprimere. Sono, però, sopravvenute negli ultimi anni delle novità che stanno modificando le abitudini sociali e di conseguenza alimentari: la rinnovata varietà di cibi introdotti nella nostra dieta, la contaminazione culturale che vivono le nostre città e le città di tutti i paesi occidentali ad economia evoluta, ha fatto sì che i nostri piatti venissero arricchiti da esigenze di nuovi sapori, e che la cucina cosiddetta “fusion” abbia acquisito una dignità ed un mercato che non si immaginava potesse avere.
Dal 21 al 24 luglio si terrà "Rieti cuore piccante", manifestazione che vedrà l'esposizione in città di 400 tipi di peperoncino rappresentanti i cinque continenti e, contemporaneamente, le piazze della città vedranno l'allestimento di mostre fotografiche e di pittura e la realizzazione di dibattiti, concorsi gastronomici e spettacoli internazionali: tutto dedicato al tema del peperoncino.
Il progetto nasce dalla considerazione che il peperoncino viene ormai usato correntemente nella cucina di buona parte del territorio nazionale, ma quasi sempre in forma di frutto essiccato e tritato; ciò fa si che vadano perduti l’aroma, il sapore, il profumo e la vitamina C che avrebbe se venisse consumato fresco, e rimane da apprezzarne solamente la caratteristica piccante. Questo ha fatto sì che in modo erroneo il peperoncino venisse valutato spesso solo in base al grado di piccante che può esprimere. Sono, però, sopravvenute negli ultimi anni delle novità che stanno modificando le abitudini sociali e di conseguenza alimentari: la rinnovata varietà di cibi introdotti nella nostra dieta, la contaminazione culturale che vivono le nostre città e le città di tutti i paesi occidentali ad economia evoluta, ha fatto sì che i nostri piatti venissero arricchiti da esigenze di nuovi sapori, e che la cucina cosiddetta “fusion” abbia acquisito una dignità ed un mercato che non si immaginava potesse avere.
-Sfumature di viaggio-