RIETI - Oltre 400 i visitatori della mostra personale di Cecilia Falasca, ModulART@RI a cura di Maddalena Rinaldi in corso in questi giorni a Palazzo Dosi in Piazza Vittorio Emanuele II a Rieti. Un successo di pubblico e di critica, viste le numerose segnalazioni e recensioni sulle riviste del settore ed il coinvolgimento partecipativo che la mostra è riuscita a suscitare nei visitatori raggiungendo così il suo scopo. Progetto espositivo itinerante, ModulART@RI si pone l’obiettivo di portare l’arte contemporanea tra la gente coinvolgendo un pubblico, sempre più variegato, alla condivisione del fare artistico. Dopo la tappa inaugurale di Pescara, realizzata presso il MediaMUSEUM lo scorso inverno, si ripetere l’evento a Rieti, presso la suggestiva sede di Palazzo Dosi in Piazza Vittorio Emanuele II. La mostra, ponendosi come occasione di partecipazione alla produzione, fruizione e contemplazione dell’arte, darà vita ad una rete di relazioni sociali ed interpersonali. Per l’evento di Palazzo Dosi Delfini a Rieti, con il Patrocinio della Provincia, Assessorato alla Cultura e all’Università, l’artista esporrà parte della sua recente produzione estetica, come le installazioni modulari Quanto di luce, 2007-2011, L’arca dei colori, 2006 e Babele, 2009, ma anche le installazioni site specific, Flag 2011 e Aquatic 2011, nate dall’incontro tra le sue coloratissime forme e le peculiarità architettoniche degli ambienti interni ed esterni dello splendido edificio Seicentesco da poco restaurato. Nodo centrale dell’esposizione saranno Le Sculture iXi, 2009, in legno e polvere di marmo colorata che, esposte e composte dall’artista sul momento, subiranno infinite variazioni dovute alla volontà dello spettatore chiamato a smontarle ed a rimontarle. La mostra offrirà al pubblico l’opportunità di entrare nel ruolo dell’artista e di interpretare il senso estetico dell’opera che egli stesso realizzerà. La ricerca estetica di Cecilia Falasca, artista pescarese attiva da anni sul territorio abruzzese e nazionale, è tesa alla sperimentazione di nuove forme d’arte basate sull’interattività e sulla produzione di relazioni con l’Altro, forme che assumono come tema centrale l’elaborazione collettiva del senso. L’artista sviluppa sin dal 1980 un linguaggio sublime e personale i cui attori principali sono la linea e la materia pittorica in rapporto con lo spazio circostante, come testimoniano le sue installazioni site specific ed i suoi interventi di Land Art. A partire dal progetto Gioca con me del 2006, il protagonista indiscusso di tutta la sua produzione diviene lo spettatore, a cui l’artista offre tracce e suggestioni demandando una possibile interpretazione dell’opera che si rinnova ad ogni sguardo. Nel 2009 inizia l’avventura con le Sculture iXi (itineranti-interattive) che oggi viaggiano in tutto il mondo (Bruxelles, Lione, Melbourne, New York) come pixel dispersi ma sempre interconnessi.
ModulART@RI, affronta con brio uno dei filoni di ricerca sperimentale dell’arte contemporanea, l’estetica relazionale, su cui oggi tutta la scena artistica e curatoriale si interroga, rientrando in quella sfera delle produzioni artistiche tese alla realizzazione di modelli di partecipazione sociale atti a produrre delle relazioni interpersonali. Il tema è approfondito nel catalogo della mostra, disponibile durante l’inaugurazione.
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